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martedì, 16 Luglio 2024
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Pontoni, basta la parola! Da Audioprotesista professionale

Istituto Acustico Pontoni, cos’è che fa la differenza?

Il giovane Francesco Pontoni, Dottore Audioprotesista, laureato all’Università di Padova, della dinastia fondata da Roberto Pontoni (padre), mi congeda con una raccomandazione che mi corre l’obbligo di trasferire a mia volta ai lettori.

Guai a sottovalutare un problema d’udito. Far finta che il problema non esista, non lo risolve ma lo peggiora. Purtroppo chi prende sul serio l’ipoacusia lieve o grave che sia, è soltanto il 10% di chi ne soffre, mentre il restante 90% trascura l’inconveniente che a lungo andare non può che peggiorare con gravi ripercussioni sulla salute in generale.

Cito più o meno a memoria ma il senso è quello. Del resto potrai ascoltare le parole esatte dalla viva voce di Francesco Pontoni, registrata nel video che ti propongo in questo post.

[youtube id=”enuSdKLNyBw”]

Quella con Pontoni è la prima di una lunga serie di interviste con gli Audioprotesisti

Francesco Pontoni ha fatto egregiamente la sua parte accettando con disinvoltura di essere intervistato per questo blog. Mi auguro che i suoi colleghi vogliano fare altrettanto, e mi immagino già le lunghe code di aspiranti-intervistati che sarà difficile gestire (ma ci penso io!).

Perché ho deciso di intervistare gli Audioprotesisti come Francesco Pontoni?

Semplicemente perché credo nella preparazione della categoria nel suo complesso. E perché ritengo che quando ci si affida alle loro mani si può essere sicuri di avere a disposizione il meglio che la tecnologia oggi offre sul versante apparecchi acustici.

Pontoni

Da questo punto di vista con Francesco Pontoni sono andato sul sicuro.

Primo, perché fa parte e rappresenta un team di ben preparati operatori del settore che Papà Roberto ha saputo raccogliere negli anni attorno a sé.

Secondo, perché ho potuto toccare con mano la passione che Francesco Pontoni mette nel proprio lavoro, soprattutto nel follow-up, necessariamente lungo, a volte snervante, ebbene sì, per fare “sentire” meglio il cliente-paziente, sfruttando al meglio le capacità dell’apparecchio acustico.

Francesco Pontoni e il cliente ideale dell’Audioprotesista

A precisa domanda sul cliente migliore per un Audioprotesista risponde che in assoluto è quello che ha scelto spontaneamente di affrontare il problema, iniziando un percorso di ri-sensibilizzazione dell’udito. Per la legge del contrappasso, il peggiore non può che essere chi è stato spinto in visita dai parenti, perché lui, di suo, non farebbe proprio nulla, il problema c’è e se lo tiene.

Dicono che negli USA le persone lasciano passare almeno sei anni dall’insorgenza del problema prima di ricorrere all’Audioprotesista.

E in Italia? Meglio stendere un velo pietoso.

Anzi no, l’ideale sarebbe che la sanità pubblica si facesse carico del problema, con campagne di sensibilizzazione e Pubblicità Progresso, quanto meno.

Guarda integralmente l’intervista a Francesco Pontoni (dura pochi minuti) e ti renderai conto che l’Audioprotesista non è  l’extraterrestre che pensavi, ma un professionista coi fiocchi!

Riferimenti: www.iapontoni.it
Sede Centrale: Monfalcone
P.zza della Repubblica, 28 – Tel. +39 0481 46983

P.S. -1- Se sei un Audioprotesista e desideri essere intervistato per il blog “Acufeni, che fare?“, registrati al sito e proponi la tua candidatura.

P.S. -2- L’unica condizione è: disporre di un collegamento Skype o Hangout per potersi mettersi in contatto e registrare l’intervista.

P.S. -3- Non farti sfuggire l’occasione. E’ gratis, non c’è nulla da comprare!

[da Acufeni, che fare?]

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