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Impatto degli acufeni sulle funzioni cognitive. Come difendersi?

Impatto degli acufeni a livello cognitivo

Devo dire la verità, mai avevo sentito parlare prima d’ora dell’impatto degli acufeni sulla funzione cognitiva.

Non che non ne avessi qualche sospetto, tutt’altro, visto e constatato di persona quanto sia difficile, per esempio, seguire una conversazione in un momento in cui gli acufeni sono a mille, per dire.

La cosa invece a tutti nota è che sia la sordità a contribuire in maniera specifica al declino cognitivo, questo ormai lo sanno anche i bambini.

Ignoravo invece l’esistenza di ricerche mirate a scoprire appunto l’impatto degli acufeni sulla capacità intellettiva.

A colmare questa lacuna (beninteso, assolutamente mia personale, e di questo mi dolgo) giunge adesso una recente ricerca (28 aprile 2016) dal titolo “The impact of tinnitus upon cognition in adults: A systematic review“.

La ricerca sull’impatto degli acufeni

Salto subito ai risultati che dicono semplicemente quanto segue:

Gli studi – presi in esame dai ricercatori – indicano una chiara associazione fra acufeni e funzione cognitiva, in maniera specifica per quanto riguarda il controllo dell’attenzione. La conclusione è che gli acufeni danneggiano la funzione cognitiva in quanto influiscono sulla capacità di prestare attenzione. Questo è il motivo per cui il trattamento clinico dei pazienti che soffrono di acufeni e di disturbi cognitivi richiede la comprensione della reciproca influenza tra acufeni e funzione cognitiva, complicata dall’aggiunta di ulteriori effetti come ansietà, depressione, con pregiudizio della funzione cognitiva.

Come sono stati raggiunti i risultati

Per raggiungere questi risultati – tutti sulla carta naturalmente, trattandosi di una ricerca di tipo compilativo – sono stati identificati 18 studi che avevano preso in esame l’impatto degli acufeni sulle funzioni cognitive, pubblicati nell’arco di 18 anni.

Per valutare “scientificamente” la funzione cognitiva i 18 studi avevano fatto ricorso a 24 differenti test comportamentali.

Gli autori degli studi clinici si erano inoltre serviti di nove registrazioni elettrofisiologiche, oltre che di un test oculomotore e di un questionario auto-compilato.

L’obiettivo dei ricercatori

L’obiettivo nell’intraprendere questa meta-ricerca è stato di arrivare a una sistematica revisione degli studi che hanno trattato in maniera sperimentale l’argomento dell’impatto degli acufeni sulla funzione cognitiva, e scoprire così le possibili implicazioni per il trattamento clinico degli acufeni.

Una precedente ricerca

In precedenza (13 luglio 2015) un’altra ricerca dello stesso tipo compilativo intitolata “The consequences of tinnitus and tinnitus severity on cognition: A review of the behavioural evidence” aveva preso in esame differenti studi sull’argomento.

Il punto di partenza in quell’occasione era la considerazione secondo cui «Le persone che soffrono di acufeni riferiscono difficoltà aneddotiche relative alla concentrazione mentale. Aspetto che è messo in evidenza anche da coloro che trattano gli acufeni dal punto di vista psicologico.»

In questo caso, avendo constato i ricercatori che non esiste un’accezione unanime di cosa si debba intendere per “difficoltà comportamentali di concentrazione e di attenzione”, hanno deciso di intraprendere il proprio percorso scientifico al fine di stabilire cosa si debba intendere con questa definizione, partendo appunto dagli studi esaminati.

Giungendo così alla messa a punto di un probabilistico modello relativo alle complesse interrelazioni fra acufeni, capacità cognitive e fattori di confusione.

Conclusione

Entrambe le ricerche suggeriscono la necessità di ulteriori ricerche (e ti pareva!).

A parte la formula di rito (nessuno potrà mai affermare che la propria ricerca è definitiva, neppure se avesse scoperto per caso la cura del cancro), quello che più interessa a me e te che soffriamo di acufeni è che la ricerca scientifica ha tempi lunghissimi, è un dato di fatto, pazienza.

Figuriamoci! Devono ancora mettersi d’accordo sul significato di “difficoltà di concentrazione”.

Mentre basterebbe chiedere a una persona con acufeni cosa intenda lui, e la risposta sarebbe scontata: confusione in testa a causa dei “suoni fantasma”.

Non sarebbe dunque il caso di andare avanti per scoprire piuttosto qual è l’impatto degli acufeni sulle facoltà cognitive e trovare al più presto un modo per far sì che non rendano la vita del paziente un inferno?

Peppino Zappulla
[by Acufeni, che fare?]

P.S. – Ti ricordo che è adesso disponibile il mio report “Acufeni Insopportabili?“. Grazie

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