Secondo le stime dell’Oms del 2001, più del 90% dei 250 milioni di persone che in tutto il mondo sono affette da menomazioni dell’udito e sordità (due terzi vivono nei Paesi in via di sviluppo) potrebbe trarre beneficio da apparecchi acustici.
Attualmente, la produzione annua di apparecchi acustici copre circa il 33% del fabbisogno nei Paesi ad alto reddito, ma meno del 3% in quelli a medio e basso reddito. Nei Paesi a basso e medio reddito il prezzo degli apparecchi acustici varia tra 200 e 500 dollari ed è proibitivo per la maggior parte delle persone. Quasi tutte le aziende sono restie a fornire apparecchi acustici a prezzi accessibili su vasta scala, per la presunta mancanza di un mercato sostenibile e di infrastrutture per distribuirli. Fornire servizi e apparecchi acustici adeguati e a prezzi accessibili in tutto il mondo sarebbe un modo efficace ed economico di avere un impatto positivo. Una fornitura sostenibile su scala abbastanza vasta nei Paesi a basso e medio reddito sarebbe importante anche per migliorare i criteri di accesso e di equità.Per lo sviluppo di questo progetto, l’Oms ha definito le Linee guida per servizi e apparecchi acustici nei Paesi in via di sviluppo, che stabiliscono la necessità di collaborazione tra settore pubblico e privato, tra governi dei Paesi in via di sviluppo e aziende produttrici. Di recente, Oms e attori principali si sono riuniti per costituire una rete indipendente e collaborativa, WWHearing (World-Wide Hearing Care for Developing Countries), raccogliere informazioni sulle forniture e i fabbisogni nei Paesi in via di sviluppo, favorire la fornitura di servizi e di apparecchi acustici a prezzi accessibili, incentivare l’associazione tra settore pubblico e privato, ma anche promuovere progetti per l’applicazione, il follow-up,la riparazione e la formazione nell’utilizzo di questi dispositivi. Studi pilota per testare l’efficacia di queste associazioni stanno nascendo in quattro delle regioni dell’Oms.
fonte hear-it.org