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Audioprotesisti, il futuro è già qui e ve lo dimostriamo

Pochi giorni al 18° Congresso FIA, Federazione italiana Audioprotesisti

Lo slogan è “Il futuro è oggi” e non si presta certo a interpretazioni, tanto è chiaro ed evidente che gli Audioprotesisti sono in grado di anticiparlo, questo futuro.

Sarà un caso che soltanto qualche giorno fa il Presidente SIO (Società italiana otorinolaringologia) dava l’addio alle protesi acustiche vaticinando la sostituzione con farmaci da iniettare direttamente in loco, cioè nell’orecchio, chi ha orecchi da intendere, intenda… [trovo la notizia su DazebaoNews, “l’informazione fuori dal coro”, figuriamoci!].

In ogni caso gli Audioprotesisti possono stare tranquilli perché se ne parlerà non prima di una decina d’anni, e poi chissà, la burocrazia, i tempi lunghi, la prudenza, si andrà avanti sicuro almeno per una ventina d’anni ancora, sempre che tutto vada per il verso giusto.

Di che si parlerà al Congresso FIA, quali nuove proposte?

Dunque il Congresso.

Ha dichiarato Gianni Gruppioni, Presidente ANAP (Associazione nazionale Audioprotesisti professionisti): «Rimini [è lì che si tiene il Congresso, 30-31 ottobre e 1 novembre 2015, ndr] si confermerà una grande kermesse, un’“officina” di nuovi pensieri, un’occasione imperdibile e, soprattutto, un momento di incontro straordinario, per i temi trattati e la qualificata partecipazione, per l’importanza degli avvenimenti e la discussione su provvedimenti che ci riguardano.»

Gli fa eco Salvatore Regalbuto, Presidente ANA (Associazione nazionale Audioprotesisti): «L’Europa si sta muovendo con decisione verso l’approvazione definitiva di alcune modifiche alla Direttiva Europea 93/42 sui Dispositivi Medici, legando indissolubilmente la distribuzione di ogni apparecchio acustico ad un professionista sanitario abilitato. Il Congresso sarà un’occasione per esaminare questa tematica, con uno sguardo anche agli amplificatori acustici, prodotti ormai distribuiti in tutta Europa (tramite i canali più disparati: internet, farmacie, supermercati) che il Parlamento Europeo, tramite l’Associazione Europea Audioprotesisti di cui ANA fa parte, sta prendendo in esame per poterli utilmente classificare e normare nell’interesse dei cittadini.»

Di carne al fuoco ce n’è dunque a sufficienza. In particolare l’ultimo argomento citato da Regalbuto sarà oggetto di una tavola rotonda che avrà come tema “Panorama Europeo. Professione, Amplificatori Acustici, Direttiva Europea sui Dispositivi Medici: quali azioni a tutela dei cittadini?”.

I cittadini, cosa potranno aspettarsi dal Congresso degli Audioprotesisti?

C’è sempre il sospetto, ma non è certo questo il caso, che quando si tira in ballo la difesa del cittadino, questa finisca poi sempre per difendere, più che altro se stessi.

Personalmente sono molto interessato alla “Presentazione dei risultati dell’indagine sulla pratica audioprotesica del soggetto adulto”, o allo “Screening da 0 a … … quello che si è fatto e quello che si potrebbe fare”,  due relazioni che promettono dati significativi per chi indossa tutti i giorni apparecchi acustici.

Da privato cittadino poi, vorrei che fosse data, se possibile, a tutte le persone over 50 l’opportunità di servirsi di apparecchi acustici in tempo utile, cioè prima che il danno all’udito sia irreparabile.

Inutile nascondersi dietro un dito, i costi sono troppo elevati.

Qualcuno si è mai chiesto, per esempio, perché si ricorre a un test dell’udito quando non si riesce a sentire quasi nulla? Bella domanda…

Buona giornata!

Programma Congresso FIA 2015, Rimini (30-31 ottobre e 1 novembre 2015)

[by Acufeni, che fare?]

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