L’ipoacusia è molto diffusa dopo i 65 anni, ma anche i giovani corrono dei rischi. L’esperto Gaetano Paludetti spiega cosa può danneggiare il nostro udito
È sicuramente più frequente vedere una persona anziana con difficoltà a sentire, piuttosto che un ragazzo o una ragazza. Tuttavia, questo non vuol dire che la popolazione giovane sia al sicuro dall’ipoacusia: la diminuzione della capacità uditiva riguarda tutte le fasce di età. Certo, è più diffusa dopo i 65 anni a causa del naturale invecchiamento dell’apparato uditivo, ma anche i ragazzi e i giovani adulti devono fare attenzione a non mettere eccessivamente a dura prova il loro udito (ecco i sintomi di ipoacusia da non ignorare).
Fattori di rischio
La diminuzione della capacità uditiva nella popolazione più giovane può essere causata da traumi acustici, malattie genetiche e otiti, ma secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità anche l’uso massiccio di auricolari e cuffie, la musica troppo alta in molte discoteche e locali, mettono a rischio l’udito di oltre un miliardo di teenager e giovani adulti in tutto il mondo. Come ci spiega nella videointervista Gaetano Paludetti, direttore del dipartimento di Otorinolaringoiatria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, non sono solo la musica e la vita mondana i colpevoli: bisogna stare attenti anche a certi hobby e lavori.
Non rimandate il controllo!
Se vi accorgete che il vostro udito sta calando, fate un controllo da uno specialista per misurare in tempo reale l’entità del deficit: solo così potrete evitare conseguenze dannose a livello cerebrale.
Fonte: http://www.ok-salute.it