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lunedì, 23 Dicembre 2024
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Chiropratica, vincente su sordità causata da Ménière. Ma davvero?

Chiropratica, ecco una vecchia cara conoscenza

Conosco la chiropratica da tanti anni per averla “subìta” a causa, allora, di un fastidioso mal di schiena.

Ricordo molto bene gli schiocchi, a questa o a quella vertebra, mentre lui, il rinomato Chiropratico americano, non si scherza, continuava a raccomandarmi: «Lascia andare, lascia andare», intendendo che mi rilassassi, altrimenti avrei corso il rischio che qualcosa si spezzasse.

Da allora non mi sono più accostato alla chiropratica, vuoi perché ho scoperto terapie meno “battagliere”, per così dire, vuoi perché in buona sostanza non ne ho avuto bisogno.

E’ quindi facile immaginare la sorpresa quando ho scoperto questo articolo di cui voglio parlare per sommi capi, come pure tanti altri di cui ignoravo l’esistenza.

In una parola ho riscoperto la chiropratica per un aspetto che non conoscevo, cioè per il trattamento della sordità causata da Ménière. Sempre che ci si metta d’accordo su cosa intendere per questa patologia.

Come si interviene con la chiropratica sulla sordità da Ménière

L’articolo in questione è stato pubblicato con il titolo: “Resolution of Hearing Loss After Chiropractic Manipulation“(Topics in Integrative Health Care 2014, Vol. 5(3) ID: 5.3005).

Domanda: qualche Otorino l’ha per caso letto o l’ha avuto di sfuggita per le mani? Non credo. Altrimenti i miei (che sono stati finora parecchi finora) mi avrebbero quantomeno consigliato onestamente di provare anche questa, per la mia sordità da Ménière, non si sa mai. Invece niente, segno che o fanno il “nesci”, oppure snobbano la cosa come indegna della scienza di lor dottori.

L’articolo riporta il caso di una donna di 46 anni che aveva perso l’udito da otto mesi a causa appunto di Ménière. Trattata con manipolazioni chiropratiche ha recuperato l’udito, con prova provata, sia prima che dopo, attraverso test audiometrico. In precedenza le cure allopatiche (cioè cortisone e via di seguito) non avevano sortito alcun effetto.

Miglioramenti significativi si sono avuti già a partire dalla terza seduta, sia per l’udito che per i sintomi correlati, ma la vera remissione c’è stata dopo la dodicesima seduta di chiropratica, cioè quattro mesi dopo l’inizio della terapia.

Dopo cinque mesi dalla fine delle manipolazioni la paziente presentava un audiogramma nella norma. Non male.

Semplici manipolazioni, nessun farmaco

Ritengo poco utile a questo punto riportare nel dettaglio le varie manipolazioni effettuale sulla spina dorsale, cioè su questa o quella vertebra, e come.

Sono convinto infatti che sia materia da specialisti, mentre noi siamo pazienti e non ci interessa disquisire sulla “scientificità” di una pratica piuttosto che un’altra, ma vorremmo vedere unicamente la soluzione.

Mi preme soltanto aggiungere a conclusione che quello riportato non è l’unico articolo del genere in letteratura.

Cito infatti anche l’articolo (ma ce ne sono tanti altri) di Hulse M.: “Cervicogenic hearing loss” (Die Zervikogene Horstorung 1994;42:604-613) che riferisce di 62 casi con la medesima problematica portati a soluzione.

La buona notizia è che mi sono messo alla ricerca di un Chiropratico degno di questo nome (alla larga dai praticoni!), e darò notizia su questo blog dei risultati della mia investigazione.

Buona giornata!

 

[by Acufeni, che fare?]

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