Il rumore nuoce alla salute. E non 'ruba' solo l'udito ma anche i sogni. Il sonno disturbato all'inquinamento acustico, frequente nelle nostre città anche di notte, 'cancella' o riduce la possibilità di sognare. E le città chiassose sono responsabili anche di tachicardia, attacchi pertensivi, eccessiva sudorazione, insonnia. Lo ricordano gli esperti, in una conferenza a Roma, dove si sono confrontati sui rischi causati dal rumore. ''L'inquinamento acustico non ci fa sognare più, perché incide sulla fase Rem del sonno '', ha detto nel suo intervento Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente territorio e Lavori pubblici della Camera dei deputati. Un dato che conferma 'il rumore incide sul sonno perché produce un'attività energetica a livello cerebrale. Gli stimoli sonori, quindi, iperattivano l'intero sistema nervoso''. Durante il sonno c'è una fase in cui si sogna, chiamata Rem ''in questa fase se il riposo viene disturbato si alterano anche i sogni. Non possiamo dire che non c'è attività onirica, ma si sogna meno e si tratta di sogni meno tranquilli''. Per gli italiani, però, dormire in tutta tranquillità non è così facile.
Nelle edizioni dal 2000 al 2005 del 'Treno Verde' (l'iniziativa di Legambiente che monitora l'inquinamento della Penisola) sono state misurate le esposizioni acustiche in 66 città, sia di notte che di giorno. In tutto 158 rilevazioni. Di queste sono risultate a norma solo sette: 6 rilevazioni a Abano Terme per 3 giorni e 3 notti e una a Busto Arsizio durante il giorno. In tutte le altre rilevazioni venivano sempre superati i livelli di inquinamento previsti per legge, 65 decibel di giorno e 55 di notte. Un 'quadro' che incide molto sulla salute, in particolare sull'udito: nel nostro Paese sono 12 milioni le persone con questo tipo di deficit. I problemi all'udito interessano circa 7 milioni di italiani. L'inquinamento acustico, che nè è principale causa, è una cosa molto seria e ha conseguenze non solo sull'udito. Provoca anche altri tipi di disturbi, dalla carenza di sonno allo stress e alle malattie cardiache. Si tratta di una questione spesso sottovalutata. Purtroppo, in Italia, le leggi ci sono ma non vengono applicate. I possibili interventi concreti devono puntare sulla riduzione del traffico. Riducendo il traffico riduciamo anche l'effetto sanitario che questo ha su altre forme di inquinamento. Pensiamo alle polveri sottili. Per questo la Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici della Camera ha avviato un'indagine sulle varie forme di inquinamento. E l'inquinamento acustico sarà analizzato a fondo.
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