Professione Audioprotesista
La figura del tecnico audioprotesista è stata ufficialmente riconosciuta in Italia con il D.M. 668 del 14 settembre 1994, che ne definisce con precisione il profilo professionale. In esso si ricorda, tra l’ altro, che come operatore sanitario in possesso del diploma universitario abilitante (con la nuova riforma laurea triennale), svolge la propria attività nella fornitura, adattamento e controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi… Opera su prescrizione del medico mediante atti professionali che implicano la piena responsabilità e la conseguente autonomia. Collabora con altre figure professionali ai programmi di prevenzione e di riabilitazione della sordità. Svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.I temi fondamentali della formazione, delle competenze e degli ambiti di autonomia e responsabilità sono già ben definiti, ma con la legge 26 febbraio 1999 n.42, che tratta le "Disposizioni in materia di professioni sanitarie" e successive, con la definizione di un Codice Deontologico e con gli ordinamenti didattici dei percorsi formativi universitari, gli argomenti appena accennati vengono trattati in forma esaustiva, ampliati ed approfonditi. Ci troviamo di fronte ad una professione sanitaria non medica (come l’ ortottista, il fisioterapista) per il cui esercizio è necessario conseguire un titolo universitario, in passato diploma oggi laurea triennale o di primo livello (legge 251/00). L’ ambito di intervento del tecnico audioprotesista si concretizza nella gestione globale (la fornitura, l’ adattamento e il controllo) dei presidi protesici, ovvero degli apparecchi acustici propriamente intesi e di tutti i dispositivi progettati e realizzati non solo per correggere un danno uditivo conclamato ma anche per prevenirne gli effetti. Fondamentali sono le competenze tecniche propriamente intese,che spaziano dai principi di funzionamento di un apparecchio acustico, alle tecniche di audiometria protesica, alle nozioni di anatomo-fisio-patologia dell’ apparato uditivo, fino alla conoscenza di specifici software applicativi.
Al tecnico audioprotesista deve però entrare in relazione empatica con i propri utenti: soggetti anziani e loro accompagnatori, bambini e loro familiari, professionisti sanitari.In questa prospettiva, la conoscenza di base della psicologia e il governo delle regole fondamentali della comunicazione diventano aspetti inderogabili di una professione completa e più complessa. L’ attività del tecnico audioprotesista assume a questo punto dignità di prestazione a contenuto intellettuale, ovvero di intervento personalizzato ove è richiesta la soluzione di uno specifico problema. Non si tratta quindi di fornire una performance di carattere tecnico, fornire un prodotto o un servizio; al contrario, il tecnico audioprotesista deve utilizzare al meglio il suo sapere, il saper fare e il saper essere per cercare la giusta risposta alla legittima richiesta di benessere che gli perviene.Il grado di responsabilità assunto dal tecnico audioprotesista è notevole e, proprio per questo, il livello di autonomia concesso è altrettanto ampio.