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Un primo studio in merito era già stato sostenuto dal Collegio dei veterinari dell’Ufficio di Medicina Veterinaria di ricerca di Denver (Colorado-based American Animal Hospital Association Foundation).
La ricerca è stata condotta su un gruppo di Labrador di età variabile dai 4 ai 10 anni (la scelta dell’età è stata motivata dal fatto che si volevano cani abbastanza adulti da aver già cacciato per almeno un paio di stagioni, ma non abbastanza anziani da poter andare incontro a una sordità legata alla vecchiaia).
Tutti i cani sono stati testati per escludere la presenza di infezioni passate o in corso.
I soggetti sono stati sedati ed è stata introdotta una minuscola sonda nel loro condotto uditivo, collegata ad elettrodi collocati sul cranio. La sonda inviava un rumore ripetuto e i ricercatori registravano lo schema elettrico del cervello per vedere in che modo questo suono fosse stato udito (questo è il test standard per identificare la sordità nel cane, ed è assolutamente indolore).
I risultati sono stati decisamente preoccupanti: mentre un cane sano comincia a sentire i suoni a circa 10-15 decibel, i cani testati non hanno dato alcuna risposta fino a 60 decibel, che è già un rumore piuttosto forte.
La ricerca è stata condotta su un campione di 40 cani, 20 cacciatori e 20 non cacciatori (il dottor Andrew Mackin, titolare di Hugh Ward e presidente del collegio di Medicina Veterinaria, ha detto che “la parte più difficile è stata trovare, in Mississippi, dei Labrador che non fossero mai stati a caccia”: da noi… u-gua-le!)
Il ricercatore ha detto di essere molto soddisfatto dei dati preliminari ottenuti, che hanno permesso di dimostrare che tutti i cani da caccia hanno una certa perdita di udito e che “la differenza di udito tra i due gruppi testati è estrema”.
“Forse in futuro vi consiglieremo le stesse precauzioni per cani da caccia come per i cacciatori, inclusi tappi per le orecchie”, ha concluso Mackin.
A cura di Valeria Rossi
Fonte: http://www.tipresentoilcane.com