Si possono misurare gli Acufeni? Questa è la domanda
Sì, si possono misurare gli Acufeni, non è difficile, tutto sta a vedere a cosa serve la misurazione, quale scopo si prefigge.
Forse a guarire dal fastidioso rumore fantasma? Magari! Neppure a pensarci.
L’ATA (American Tinnitus Association, acufene si dice “tinnitus” in inglese, che ci possiamo fare?) si è preoccupata di mettere a punto una scala di misurazione, per quanto possibile oggettiva.
“Per quanto possibile oggettiva”, è bene ricordare questo particolare perché gli Acufeni sono per loro natura un fenomeno squisitamente soggettivo (ognuno insomma li percepisce come vuole o come può e certamente non esistono due casi che siano sovrapponibili). Strumenti di misurazione degli Acufeni
Gli strumenti per misurare gli Acufeni fanno parte della normale dotazione dei professionisti dell’udito, cioè gli Otorino, gli Audioprotesisti e gli Audiometristi.
Dato che gli Acufeni sono spesso associati a ipoacusia (sordità) è facilmente comprensibile che la visita per determinarne la portata inizi proprio da un test audiometrico per valutare lo stato di salute dell’udito.
Il test completo dell’udito
In generale il test completo dell’udito include:
Test delle parole: valuta la capacità del paziente di distinguere e ripetere le parole suggerite
Audiogramma: la capacità d’ascolto a diverse frequenze (misurate in Hertz) e intensità (misurate in decibel).
Timpanogramma: test oggettivo che misura la funzionalità dell’orecchio medio, specificamente la mobilità della membrana timpanica e la conduzione ossea.
Test di riflesso acustico: misura oggettivamente la contrazione dei muscoli dell’orecchio medio in presenza di stimoli sonori.
Test delle emissioni otoacustiche: microfoni estremamente sensibili misurano il movimento delle cellule ciliate all’interno dell’orecchio medio.
E’ importante stabilire le deficienze d’udito specifiche di ogni singolo paziente, perché i suoi acufeni saranno spesso correlati con le difficoltà rilevate (non sentire alle alte frequenze può comportare, per esempio, acufeni ad alta frequenza).
Oltre al fatto naturalmente che i marcatori della funzione uditiva ci serviranno per stabilire le opzioni di trattamento degli acufeni.
Test supplementari per misurare gli Acufeni
Anche se attualmente non è possibile ottenere una valutazione oggettiva degli Acufeni, esistono però numerosi protocolli per misurare la percezione soggettiva del paziente in termini di suono, tonalità, volume.
Eccone di seguito alcuni fra quelli utilizzati dai professionisti del settore.
Ricreare artificialmente il suono degli Acufeni: regolare tonalità e volume di un suono in cui il paziente possa individuare quello dei suoi acufeni. E’ una base fondamentale per la messa a punto di una terapia eventuale per ciascun paziente.
Livello minimo di mascheramento: se un rumore esterno riesce a coprire gli acufeni si potrà determinare con esattezza qual è il livello di mascheramento minimo per coprire gli acufeni. E’ importante per capire quanto grave è la percezione del paziente, fornendo così preziose indicazioni per la terapia.
Livello della sensazione sonora di fastidio: quando il volume diventa insopportabile per il paziente con acufeni, ricaviamo indicazioni sulla fattibilità di una terapia del suono. Finalizzata al mascheramento, per esempio, oppure per il ricorso agli apparecchi acustici. Decisivo per i pazienti con iperacusia e sensibilità estrema al rumore.
Sono ancora disponibili altri test e il professionista vi farà ricorso a seconda dei sintomi specifici del paziente, la sua anamnesi, e/o per escludere eventuali altri fattori di rischio (neurinoma, giusto per citarne uno), com’è il caso della risonanza magnetica.
Acufeni, quanto impattano sulla vita di tutti i giorni
Gli acufeni non hanno conseguenze solamente sulla capacità uditiva. Per questo motivo dovremmo misurare la gravità del caso, partendo non dal volume più o meno sopportabile degli acufeni, ma piuttosto dal loro impatto sui diversi aspetti della vita del paziente.
Questo è il motivo per cui sono stati messi a punto specifici test per misurare il peso soggettivo che il paziente attribuisce agli acufeni.
Ne esistono parecchi, ma tutti vanno nella stessa direzione, cioè quantificare la reazione personale del paziente agli acufeni.
Quello proposto da ATA si chiama “Tinnitus Handicap Inventory” (THI), un autotest che si può scaricare e compilare privatamente a casa propria.
Non è finalizzato a qualche strana autoterapia, ma è un semplice strumento per capire quanto grave è per te sopportare gli acufeni e quanto ti stravolgono invece la vita.
I gradi di autovalutazione sono cinque: da “no handicap” (Grado 1), a “catastrophic handicap” (Grado 5).
Adesso puoi scaricare Tinnitus_Handicap_Inventory sul tuo computer. Non c’è nulla da spedire, serve soltanto a te per capire in quale situazione ti vedi rappresentato. E’ in inglese ma puoi fare uso del traduttore automatico per tradurre le domande.
Buona lettura!
[by Acufeni, che fare?]