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Otoiatri, chi sono e cosa sanno di Vertigini e Acufeni?

Otoiatri sono gli specialisti che si occupano delle malattie dell’orecchio

Per rispondere alla domanda del titolo, su cosa sanno cioè gli Otoiatri di Vertigini e Acufeni, la risposta è: “Tutto. Però…”.[iframe id=”http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-32b52cef-cea4-448c-896a-27ed2f9733a4.html?iframe”]

Me ne sono reso conto assistendo alla trasmissione Elisir, condotta da Michele Mirabella, Rai 3, mercoledì 20 gennaio 2016.

Argomento principale della puntata: Vertigini e Acufeni (musica per le mie orecchie! e penso anche per le tue…).

Non so se hai avuto modo di vedere la trasmissione ed è per questo che, oltre a inserire il video in questo post, mi permetto di fartene un piccolo riassunto, con l’aggiunta di qualche annotazione personale.

Elisir del 20 gennaio 2016 su Vertigini e acufeni

A rappresentare la categoria degli Otoiatri è stato chiamato il Professor Roberto Teggi del San Raffaele di Milano.

La sua preparazione? Invidiabile. Così come l’esposizione, per la chiarezza con cui è venuto dipanando la matassa, sulla diagnosi, le cause, i sintomi, il trattamento, proprio da manuale.

Com’è ovvio una persona come me, affetto da Ménière e Acufeni, ha apprezzato e fatto propria la descrizione di tutto quanto c’è da sapere sulla fisiologia ed eziologia (cioè le cause) dei due fenomeni (vertigini e acufeni), grazie tante.

Ma ciò che interessa a me è soprattutto il trattamento, la cura, in sostanza come uscirne.

E lì ovviamente casca l’asino. Perché di cure, si ha un bel dire, non ce ne sono proprio, chi ce l’ha se lo tiene e morta lì.

Ma c’è una cura o non c’è per Vertigini e Acufeni?

Naturalmente non è che uno va alla Rai TV a dire che una cura non c’è, apriti cielo!

Così l’esimio professore ha detto testualmente che non siamo così sguarniti come una volta, quanto ad armamentario terapeutico.

In che senso? Nulla di nuovo su Ménière, ovviamente, se non il rimando a qualche farmaco non meglio precisato, in grado casomai di ridurre i sintomi o al massimo a distanziare gli episodi di crisi, ma de che aoh?

Non così invece per la diagnosi. Lì gli esami si sprecano (giusto per escludere guai peggiori, neurinoma del nervo acustico o peggio, sempre che esista qualcosa di peggio).

E da questo punto di vista, sempre sul versante della diagnosi per Ménière, gli Otoiatri non si fanno mancare nulla. Non è possibile accertare la presenza di nistagmo (un particolare movimento delle pupille che viene imputato alla sindrome di Ménière) perché la crisi è passata? Niente paura, basterà far ruotare con una certa energia destra/sinistra la testa al paziente per dieci volte, e se nistagmo c’era nell’ultima crisi di sicuro tornerà e così la diagnosi potrà essere confermata!

Quel ricovero al Policlinico a Milano

Ti racconto una storia. Anni fa ero in fila al Tribunale di Milano per un certificato ed ero in preda all’ansia perché avevo pochissimo tempo e mio figlio mi aspettava a Bologna dove avrei dovuto raggiungerlo.

Mentre sono in fila sento la crisi avvicinarsi (se soffri di Ménière sai cosa voglio dire) e chiedo aiuto al vicino. Mi sdraiano sulle sedie e, pronto un rappresentante dell’Arma mi si avvicina per chiedermi se sono in preda agli effetti di qualche stupefacente. Sono stupefatto!

Poi arriva l’ambulanza, rimetto l’anima lungo il percorso, al pronto soccorso mi innestano una flebo e mi avviano al reparto ORL.

Sono nella mani di una cortese dottoressa che mi scruta da capo a fondo e con grande disappunto scopre che non ho il nistagmo!

Le dico che mi dispiace (non sai quanto!), e lei però vorrebbe ricoverarmi per capirci qualcosa di più.

«Bene» – le dico – «e se scopriamo che si tratta veramente di Ménière, cosa si fa, in che modo si interviene?».

E lei: «Sì, in effetti, c’è ben poco da fare.»

Così, frastornato come dopo ogni crisi, chiamai un taxi e me ne tornai a casa. Odio chi si spaccia per guaritore.

Quanto agli Acufeni invece…

Le cause come sappiamo possono essere diverse, mentre sul trattamento l’unico che è stato proposto nel corso della trasmissione è la TRT, di cui ho parlato altre volte e anche nella mini-Guida sugli acufeni che puoi scaricare gratis.

Teggi ha confermato che il danno acufeni è nel cervello e non nell’orecchio (tutti gli esami risultano negativi) ed ha aggiunto che se c’è una terapia certa, questa consiste nell’indossare apparecchi acustici, a quel punto gli acufeni spariscono.

Sono in grado di confermare, anche se con riserva. Intanto non spariscono d’incanto, ma dopo mesi.

Poi non è vero che spariscono del tutto ma sono lì, in una sorta di limbo, innocui ma pronti a colpire ancora, comunque va bene così.

L’ultima annotazione riguarda la dieta. A precisa domanda del conduttore Teggi ha risposto che la dieta non c’entra, tranne per la raccomandazione di evitare il sale e i cibi salati (questa non l’ho mai capita, dev’essere un mantra che gli Otoiatri si tramandano di padre in figlio).

Sul punto della dieta (ne ho parlato in diversi post su questo blog) la penso in maniera diversa da Teggi.

Se il danno è al cervello occorre intervenire sul cervello e in questo la dieta può aiutarci moltissimo.

Non mi dilungo su questo apsetto ma cito e raccomando il libro di David PerlmutterLa dieta intelligente“.

Io la sto seguendo alla lettera ed è un fatto che i miei acufeni hanno perso potenza. Non so se la dieta è l’unico responsabile di questo miglioramento, poco importa, tanto la dieta raccomandata male sicuramente non fa in termini di salute.

Buona giornata!

P.S. – Se vuoi andare subito al dunque, i minuti del video che ti interessano sono: 8,47 – 21,00 per Vertigini; e 23,00 – 29 per Acufeni

[by Acufeni, che fare?]

 

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